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Identificato uno degli studenti messicani

Identificato uno degli studenti messicani

Autore: Teresa Corrado - Redazione Esteri
Data: 07/12/2014 15:28:24

Forse c'è una svolta, o possiamo dire la conferma, alle parole dei tre narcotrafficanti in carcere con l'accusa di aver ucciso i 43 giovani studenti messicani. Secondo El Universal, uno dei principali quotidiani messicani, tra i resti recuperati all'interno della discarica di Cocula, sarebbe stato identificato uno dei ragazzi scomparsi, Alexander Mora Venacio.

La notizia che non è ancora ufficiale, sarebbe emersa, però, da fonti ufficiali del governo e avrebbe fatto il giro dei network poiché i primi a diffonderla sarebbero stati i social della scuola Normale rurale di Ayotzinapa. Il padre del giovane sarebbe stato contattato dai periti argentini che stanno lavorando sul caso, cercando di far luce sull'immane tragedia che ha colpito le famiglie dei giovani e i giovani stessi.

Per oggi, domenica, ci dovrebbe essere anche una conferenza stampa ufficiale in Messico, dove si ascolteranno le parole degli investigatori.

I 43 giovani scomparvero a fine settembre dalla scuola che frequentavano. I giovani, secondo le dichiarazioni rilasciate dagli autori del massacro, vennero uccisi, fatti a pezzi e  bruciati per evitare l'identificazione dei cadaveri e poi buttati in una discarica,  quella di Cocuna, dove sono stati ritrovati numerosi resti umani. Il fatto appare molto più intricato, vista la connivenza tra politici e narcotrafficanti. I mandanti del delitto, infatti, sarebbero l'ex sindaco di Iguala José Luis Abarca e la moglie, Maria de Los Angeles Pineda, sorella di tre trafficanti molto noti non solo alle forze dell'ordine.

I due che adesso sono in carcere, avrebbero dato l'ordine ai propri sottoposti, per paura che gli studenti arrivassero in città e disturbassero un evento pubblico organizzato dallo stesso Pineda.

Il Messico intero trema, perché la vicenda ha messo, ancora una volta, in evidenza il forte legame che unisce politici e narcotrafficanti della zona. A tremare è anche il presidente Enrique Pena Nieto che rischia di perdere il proprio posto. Nel mirino restano, però, tutte quelle persone che hanno legami con la criminalità e che grazie a quelli governano in modo assolutistico sulle popolazioni, portando il terrore tra i paesi messicani.


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